di Rosanna Favulli e Carmelo Ferraro, Comitato MI’mpegno
MI’mpegno inizia il nuovo anno, anche se a distanza con un brindisi tutti insieme, alla speranza, alla gentilezza, al coraggio e al futuro. Con musiche e pillole di rinascita, con parole di vita, di amicizia, di gratitudine e di solidarietà.
Non potendo fare l’abituale cena di Natale si è deciso simbolicamente di cominciare insieme il primo gennaio, oltre i momenti difficili e i ricordi, gli amici e i parenti che ci hanno lasciato… scoprire nuove amicizie, nuove forme di relazione, nuovi “cantieri di speranza”.
Ed ecco allora che si incomincia ascoltando buona musica con Lorenzo Meraviglia, un valzer che ci fa tornare con la fantasia a Vienna e al concerto più famoso di fine anno.
E poi la parola passa agli amici, cui segue una breve sintesi dei loro “auguri”.
Stefano Carugo, medico: “un anno che ci ha visti coinvolti in prima linea, serve dare un messaggio di speranza a chi ha dato il meglio di se, per noi e per la nostra gente. Tutti abbiamo sostanzialmente un unico obiettivo: fare il meglio, per il bene nostro, dei nostri amici e dei nostri pazienti”.
Oscar Di Montigny, manager: “condividere delle idee, sensazioni ed emozioni per tradurle in azioni. Questo è il tempo dell’azione responsabile, dell’abilità di dare responso. Offrire al passato tutto quello che si vuole abbandonare e pensare ai nuovi doni per il nuovo anno. Auspicando che non si torni alla normalità, tutto cambia, è un momento importante per fare un salto. Non solo resilienza ma “anti fragilità” per imparare dell’esperienza fatta e dire grazie”.
Fabrizio Pregliasco, virologo e presidente Anpas: “scambiare auguri in un segno di positività. Abbiamo superato la “metà campo”, adesso siamo in attacco. Speriamo ci siano sufficienti vaccini e speriamo che le persone vedano, in un’ottica di libertà, un aspetto di dovere il vaccinarsi. Una libertà che tutti sappiamo termina dove inizia quella degli altri. L’esperienza al Pio Albergo Trivulzio è stata travolgente e stravolgente, serve rilanciare che non si tratta di una malattia dei vecchi; i vecchi sono la nostra storia e la memoria per andare avanti nel futuro. Impegno del 2021 è accompagnare allo sforzo della ricerca una migliore qualità della vita”.
Giusy Versace, atleta paralimpica e deputata: “dietro una crisi si cela un’opportunità. Non solo una frase ma una reale rinascita. Nell’esperienza personale della perdita delle gambe nel 2005 vive nel “mondo degli invalidi” con “un paio di gambe per ogni occasione”. Trovare nella tragedia e nelle difficoltà la capacità di reagire attraverso un sorriso. Nelle gare serve resistere e non mollare, come nella vita; tu però puoi fare la differenza. Bisogna continuare a resistere, essere combattivi e soprattutto fiduciosi. Sforziamo di circondarci di tutto ciò che ci fa stare bene e trasferire questo bene. Attraverso la fede sono passata dal “perché a me” al “perché non a me”, con la speranza si supera ogni difficoltà. Alleniamoci a vivere!”.
Rodolfo Masto, Presidente della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi: “ogni volta che si accende una luce, persone e anime con storie diverse vengono attratte; così è nata MI’mpegno e da subito ne ho fatto parte. Parlando di luce, sono stato attratto dalla consapevolezza di questa amicizia, con desideri semplici e curiosità. Serve continuare essere curiosi e “costruttori”; nel costruire dobbiamo essere consapevoli di quello che è la nostra storia umana e di milanesi. Pensare al domani sia con la consapevolezza della propria forza ma anche “visionari”; il passato deve servire per costruire meglio il futuro”.
Giorgio Vittadini, fondatore e presidente della Fondazione per la Sussidiarietà: “non solo non dobbiamo tornare al punto di partenza ma molto prima, se non c’è sviluppo e lavoro non c’è nulla. Serve riprendere a lavorare e svilupparsi: mancanti di desiderio, pieni di rancore e poi pieni di paure (Censis). Con il nostro cuore serve riprendere la capacità di infinito. Cosa abbiamo nel cuore? Il cuore parte quando qualcuno ti guarda, quando qualcuno dice “noi”. Il nostro cuore è più grande di qualunque struttura debole ci possa essere. Ed è proprio attraverso il “NOI” che si diventa amici, MI’mpegno è un “noi”; non ce la si fa da soli. Serve riprendere questa sussidiarietà dopo anni di solitudine e persona solo al comando. Per affrontare le perdite avute ci vuole questo, cuore, qualcuno che ci guardi, un noi”.
Marianna Sala, presidente Corecom Lombardia: “la pandemia ci ha colti di sorpresa ma ha sollevato alcune riflessioni. Serve una maggior consapevolezza dell’infodemia (circolazione di una quantità eccessiva di informazioni) evitando di infondere paura attraverso la disinformazione. Per sconfiggere il virus serve “fare rete”, con la consapevolezza di far parte di una collettività con doveri individuali e responsabilità. Guardando il lato positivo si è visto che il digitale ha dato effetti positivi. Serve un rinnovato spirito di comunità per crescere insieme e darci virtualmente la mano”.
Ekaterina Adamova Mazzei, pianista e soprano: la sua è una testimonianza di bellezza attraverso il suono del suo pianoforte, attraverso la musica che ci riporta alla memoria per cui siamo fatti: “l’Ave Maria di Bach-Gounod” si infonde via Zoom in un silenzio surreale. Un augurio di speranza.
Marco Giachetti, Presidente della Fondazione IRCCS – Ospedale Maggiore Policlinico: “da secoli la Fondazione è uno dei cuori pulsanti della città di Milano, un onore presiederla. Un anno difficile a cui dire grazie infinitamente, orgoglioso per la ricchezza di umanità e di vicinanza rispetto all’emergenza sanitaria. L’importanza della ricerca come speranza per uscire da questo momento, un faro per uscire dalle situazioni difficili e per ridarci quella che chiamavamo normalità, oggi potenziata ed evoluta nella consapevolezza che tutti siamo collegati e tutti abbiamo la propria parte responsabile per la rinascita. Un augurio di speranza per uscire più rafforzati”.
Aldo Bottini, Presidente nazionale AGI Avvocati Giuslavoristi: “sarà un anno pieno di sfide e di trasformazione, con momenti di crisi, ma anche con opportunità da cogliere. Dobbiamo reagire e guardare al 2021 con ottimismo, non ottimismo cieco, ma di volontà e di impegno. Cogliere queste opportunità, una chiave dettata dalla voglia di reagire e di rinascere per salvare il mondo del lavoro. Anche noi giuslavoristi” dovremo fare la nostra parte e dimostrare di essere degli specialisti, accompagnando il mondo del lavoro in questa trasformazione: dalla crisi all’opportunità, dando spazio a questa opportunità e accompagnando il cambiamento con l’obiettivo di: lavoro per tutti, lavoro decoroso e possibilità di una vita libera e dignitosa”.
Marco Trivelli, DG Sanità Regione Lombardia: “in un precedente incontro ci siamo aiutati ad essere intensamente vivi, una intensità che spero di non perdere, irrinunciabile, lasciandoci alle spalle il dolore. La capacità di essere aperti con gli occhi al particolare, evitando di far subentrare l’abitudine. Per tutti il 2021 deve essere la ripresa per tornare ad una grande capacità di guardare e impegnare tutta la nostra vita in ogni occasione. Le scadenze che vedranno Milano impegnate devono diventare un respiro di apertura e non occasione di scontro. Anche MI’mpegno diventa un modo per vivere umanamente ed efficacemente le situazioni; qualsiasi solitudine è disperante. Continuare con questa capacità di connessione per sostenere vite, esperienze e disponibilità”.
Alessandro Galimberti, Presidente Ordine dei Giornalisti della Lombardia: “resilienza: imparare dalle difficoltà e dal dolore. Questa esperienza ci ha riportato all’importanza dei valori: famiglia, amici, affetti. Ragionare sulla importanza delle reti sociali, da quelle primarie alle altre per scoprire quanto siamo interdipendenti gli uni con gli altri. Ognuno ha bisogno degli altri. Necessità di aiutarci l’un l’altro per la ripresa di Milano e del Paese perché non si può fare a meno di questa solidarietà”.
E poi ancora i messaggi di tanti amici per parlare di vita, maternità e nascita, con Nadia Rovelli – Presidente dell’Ordine della professione ostetrica/o; di rete farmaceutica e positività con Annarosa Racca – Presidente di Federfarma Lombardia; di scuola e libertà di educazione con Roberto Pasolini – dirigente scolastico di scuole paritaria; di responsabilità, presa di coscienza e generosità con Gianandrea Baldazzi – medico chirurgo.
Carmelo Ferraro, Presidente del Comitato MI’mpegno, coordina e conclude ringraziando tutti per la partecipazione con una citazione di Papa Francesco: “Sarà un buon anno se ci prenderemo cura degli altri…tutto comincia da qui dal prenderci cura gli uni degli altri”, e sintetizza “oggi abbiamo sperimentato la gratitudine della testimonianza che ognuno può rendere agli altri, con il coraggio di non arrendersi alla paura e allo sconforto. La pandemia, la crisi non ci lascerà uguali a prima, saremo peggiori o migliori di prima. Sta a noi questa scelta. Sarà un cambiamento positivo, come già stiamo sperimentando, se inizieremo a realizzare un nuovo linguaggio delle relazioni fondato sulla solidarietà reciproca e se sperimenteremo un nuovo senso della comunità nella quale viviamo, fondata sul noi, sull’essere insieme, sull’essere uomini al servizio degli uomini”.
Poi si è dato spazio ad un gioioso brindisi tutti insieme con l’energia e la gioia di Sabina Negri, non prima di una canzone con Simone Spreafico :
E la vita, la vita
E la vita l’è bela, l’è bela,
Basta avere l’ombrela, l’ombrela
Che ti para la testa,
Sembra un giorno di festa.
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AUGURI dal Comitato MI’mpegno!
“Non puoi tornare indietro e cambiare l’inizio, ma puoi iniziare dove sei e cambiare il finale” (C. S. Lewis).